PNL: percorsi di inserimento lavorativo

Abbiamo chiesto a M. di raccontarci la sua esperienza e il suo percorso in PNL, uno dei nostri servizi di tipo B che si occupa di inserimento lavorativo per persone in situazione di svantaggio. Un servizio poco conosciuto, che non fa molto parlare di sé ma che è una grande ricchezza per la nostra cooperativa: un servizio che si pone l’obiettivo di offrire nuove opportunità, svolgendo attività  produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con svantaggi fisici o psichici, ex detenuti, persone uscite da percorsi di fuoriuscita dalle dipendenze, persone che per altre condizioni personali come età, poche competenze e fragilità non certificate sono poco appetibili per il mercato. Il servizio si realizza in tre strutture e si occupa di attività di assemblaggio e logistica per aziende del territorio, offrendo opportunità di lavoro ma rispondendo anche ai bisogni ed alle esigenze espressi da cittadini svantaggiati sia in ambito lavorativo ma anche di partecipazione attiva e autodeterminazione. M. non è abituato a parlare di sé ma ha deciso di condividere con il suo operatore di riferimento, Daniele, alcuni aspetti del suo percorso in PNL e della sua storia.

Come mai sei arrivato in PNL? Nel tempo ho avuto delle difficoltà a mantenere i lavori più impegnativi e questo ha portato la mia situazione clinica a peggiorare velocemente. In quel periodo l’assistente sociale mi ha proposto un percorso in un centro occupazionale diurno (COD) e, una volta valutato il mio rendimento, dopo un anno, hanno deciso di passarmi al CLG (Centro Lavoro Guidato) e successivamente proposto per lavori in cooperativa o aziende. Dopo un lungo periodo in cooperativa si è presentata l’occasione di effettuare un tirocinio in PNL tramite l’assistente sociale del Centro di Salute Mentale.

Quando sei arrivato in PNL come ti sentivi e quali aspettative avevi? Sono arrivato il primo dicembre 2015, mi sentivo un po’ emozionato all’idea di avere un lavoro dopo il mio periodo di difficoltà e speravo di riuscire a mantenerlo (così come alla fine si è verificato). Ero spaesato vedendo tante lavorazioni diverse e di complessità variegata.

Di cosa ti occupi durante la tua giornata in questo servizio? Prevalentemente svolgiamo attività di assemblaggio di macchine elettriche per sciogliere il cioccolato, di attrezzature e confezionamento del cake-design. Montaggio di semi lavorati di pompe a immersione, montaggio di lampade a led e altri lavorazioni più semplici.

Hai incontrato delle difficoltà? Se si, quali? Di solito l’approccio iniziale alle lavorazioni sconosciute mi mette in tensione, ma col tempo si entra anche nella “forma mentis” per affrontare le lavorazioni nuove. Anche lavorare assieme ad operatori ed altri utenti mi ha agevolato e mi ha aiutato ad affrontare il lavoro in maniera corretta.

Se pensi al tuo percorso in questo servizio quali sono i momenti più importanti e cosa ti aspetti rispetto al futuro? I momenti importanti sono stati diversi. Sicuramente i passaggi di livello dovuti ai miei miglioramenti lavorativi e i feedback sul mio percorso durante gli incontri di verifica con assistente sociale e personale della cooperativa. Inoltre vedere di riuscire a svolgere un lavoro che inizialmente reputavo troppo difficile mi ha dato certezze sulle mie competenze. Per il futuro mi auguro di arrivare al massimo della produttività ed essere capace di mantenerla.



 

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