Quando un vestito asciutto è gratitudine inaspettata!

I Centri di Accoglienza Straordinaria (i cosidetti CAS) che accolgono le persone ucraine scappate dal conflitto sono unità abitative che ospitano da uno a più nuclei familiari e che, per quanto riguarda il sistema di accoglienze in gestione a Gruppo R, si trovano nella zona che va da Ponte san Nicolò fino a Campagnola di Brugine. Le persone che la nostra Cooperativa accoglie sono circa una trentina (per lo più donne e bambini). Riccardo, Guendalina ed io (Daniela) siamo gli operatori che si occupano di loro, per le questioni pratiche del quotidiano, ma anche, davanti a un tè, caffè o dolcetto, per delle chiacchierate sulle loro vite, prima della guerra in Ucraina.

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Casa Monte Grappa – Verso una Casa con la “C” maiuscola

L’area “Accoglienze” di Gruppo R è una vasta galassia di servizi e progetti incentrati sul tema dell’abitare. Le persone che vengono accolte e accompagnate hanno provenienze diverse: si va da persone che provengono da vita di strada e dall’asilo notturno a persone che stanno vivendo un percorso migratorio scelto oppure forzato, maggiorenni ma anche minorenni, da persone vittime di tratta o di sfruttamento lavorativo a donne vittime di violenza, da persone che hanno subito uno sfratto a persone con disabilità per cui l’abitare in autonomia è una grandissima sfida. L’obiettivo generale di quest’area è quella di offrire supporto affinché le persone riescano a trovare strumenti per affrontare le situazioni di difficoltà che vivono e (ri)acquistare, nelle misure possibili, un’autonomia abitativa e un miglior benessere generale di vita. 

Tra tutti questi servizi, dall’anno scorso, c’è anche Casa Monte Grappa, una struttura di accoglienza che il Comune di Padova, per il momento, ha affidato alla Rete Temporanea di Impresa costituita da Gruppo R, Cosep e Il Sestante. Oggi vi raccontiamo un po’ di questo servizio.

Per farlo, ci siamo immaginate “un’intervista a noi stesse” perché crediamo che, a volte, fermarci e farci delle domande sia un ottimo modo per vedere le cose in profondità e, poi, riuscire a raccontarle allə altrə.

Buona lettura!

Angela e Maria, operatrici di Gruppo R in Casa Monte Grappa

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Cantera Junior: la ripartenza!

Un paio d’anni fa (i nostri lettori e le nostre lettrici più fedeli se lo ricorderanno!) siamo uscitə con un articolo dove vi abbiamo raccontato di Cantera Junior. Per fare un breve riassunto a chi ha la memoria più corta, ecco due parole su cos’è Cantera.

Cantera è un progetto nato dall’esigenza di far conoscere alle nuove generazioni lo spirito cooperativo come opportunità di realizzazione personale e professionale attraverso la scoperta di Gruppo Polis. E come lo possiamo fare? Con Cantera Junior, ovvero la squadra under30 che gioca per GP: grazie allo sguardo diverso, fresco e innovativo sono stati selezionati come generazione più vicina a quella da coinvolgere. Il nostro obiettivo è realizzare progetti pensati per i giovani come protagonisti assoluti, rendendoli non solo parte del cambiamento ma il cambiamento.

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La Sfida di Essere Donna Oggi

L’incontro con Vanessa Criconia, educatrice e scrittrice padovana, avviene lo scorso anno. Arriva nella nostra sede per presentarci il suo lavoro e il suo libro: un romanzo che mette al centro un tema a noi molto vicino, la violenza domestica. È un romanzo che vuole raggiungere diverse persone, vuole far conoscere un fenomeno molto diffuso come la violenza domestica ma attraverso una storia di amicizia, tra Cristina e Sofia.

Leggiamo il romanzo, iniziamo a conoscerci reciprocamente, attendendo una buona occasione per costruire un momento di sensibilizzazione insieme.

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Accoglienza invernale in Casetta Borgomagno

Nel corso degli ultimi anni Gruppo R ha ampliato la propria gestione di spazi e attività diurne per persone senza dimora. Al servizio più storico, La Bussola (che l’anno prossimo compirà vent’anni!!) nel 2019 si è aggiunto Il Salotto, un’attività diurna per le persone che risiedono nel dormitorio di Padova, e nel 2022 si è aggiunta anche la Casetta Borgomagno.

Quest’ultima è un servizio diurno a bassa soglia, che si rivolge a persone senza dimora che si trovano nella condizione di vita di strada. È situato vicino alla stazione dei treni di Padova, sotto il cavalcavia Borgomagno. Un luogo un pò nascosto. All’interno del servizio ci sono le docce pubbliche (gestite dalla cooperativa sociale Cosep) e la possibilità per le persone che frequentano il servizio di accedere ad uno sportello di segretariato (gestito dalla cooperativa sociale COGES) e a delle attività educative, ricreative e socializzanti (gestite da Gruppo R).

Inoltre, nel periodo invernale da dicembre a fine febbraio, la Casetta diventa il luogo di “check-in” dell’Accoglienza Invernale: le persone che necessitano di un posto letto durante i mesi più rigidi, si recano in Casetta per chiedere un posto di accoglienza.

In questo servizio, per Gruppo R, ci lavorano Roberta e Giovanni. La prima nelle attività educative e il secondo come operatore di “check-in”.

Giovanni, in chiusura rispetto a questo servizio, condivide con noi il suo vissuto e la sua esperienza.

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Nuove sfide per il lavoro sociale: leggere i contesti, connettere le comunità per generare inclusione sociale

Questo 2023 è stato un anno davvero ricco…un anno di cambiamenti, di saluti e nuovi arrivi, di sfide, di certezze e di incertezze, di entusiasmo e di preoccupazioni, di cooperazione e incontro. Tantissime persone hanno attraverso la nostra cooperativa, i nostri servizi, tantissime storie si sono incontrate, conosciute, scoperte.

E’ stato un anno dove abbiamo anche continuato un percorso iniziato nel 2022, accompagnati dalla società Indaco, che attraverso dei percorsi partecipativi ha dato vita a tre progettualità: Fondamenta, un progetto con uno sguardo alle risorse umane della nostra cooperativa; un focus sull’equipe Accoglienze e la costruzione di un manifesto sull’Inclusione Sociale, che ha coinvolto tutt3 3 collegh3 dell’Area Inclusione.

Inclusione sociale. Parte integrante del nostro lavoro quotidiano, obiettivo ma anche stile. Approccio che ci caratterizza dall’inizio della storia di Gruppo R. Ma cosa è cambiato nel tempo e soprattutto, come e dove vogliamo che Gruppo R si posizioni nel nostro territorio e nella nostra città su questo tema?

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Ci siamo state, ci siamo e ci saremo

Novembre 2023

In questo momento come equipe dell’Area Contrasto alla Violenza di Genere abbiamo voglia di raccontarvi come abbiamo scelto di esserci in questo mese di Novembre 2023 che ogni anno ci offre la possibilità di rappresentare e dar voce ad un lavoro che la nostra Cooperativa svolge da più di 10 anni e che coinvolge le nostre professioniste e i nostri professionisti ogni giorno.

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Ma cosa sono questi PUC?

Alcunə di voi ne avranno sentito parlare, altrə non sapranno nemmeno esistano ma i Progetti Utili alla Collettività detti PUC da circa un anno sono uno dei tanti progetti che la nostra cooperativa sta seguendo e dove alcune colleghe lavorano quotidianamente per promuovere occasioni di inclusione rivolte a persone in situazione di disagio socio-economico e percettrici di sostegno al reddito.

Abbiamo chiesto così a Laura, Chiara e Fabiana di raccontarci di cosa si sono occupate e si stanno occupando in questi mesi e di farci conoscere melio questi progetti.

I PUC: Progetti Utili alla Collettività

Da ormai un anno (tutto prese avvio infatti in novembre del 2022) la nostra Cooperativa, in partenariato con altre due cooperative, Cosep e Il Sestante, è coinvolta nella realizzazione di un importante progetto che riguarda la “gestione dei progetti PUC” per conto del Comune di Padova.
Ma cosa sono i PUC? L’acronimo significa “Progetti Utili alla Collettività”, i cui destinatari sono i cittadini percettori del reddito di cittadinanza (RdC, che come noto è uno strumento recentemente “riformato”) che sono tenuti dalla normativa a svolgere “progetti utili alla collettività” attraverso la partecipazione ad attività volontari per un numero di ore comprese tra le 8 e le 16 settimanali presso realtà del Terzo Settore o Enti pubblici.

Un progetto di Ambito

Gruppo R ha pensato che fosse molto importante entrare in questa attività: i beneficiari, il territorio, i partner, il tema di cui si occupa il progetto sono infatti molto “caldi” e pertinenti rispetto ai servizi che gestiamo. Anche le prospettive del progetto sono interessanti, perché ci consentono di conoscere ancora meglio un territorio molto più ampio del Comune di Padova: il progetto è infatti collocato nell’area del nuovo “Ambito Territoriale Sociale” denominato “Ven16”.
Una zona corrispondente alla ex Ulss 16 nella quale Gruppo R opera intensamente.
Lavora a questo progetto un’equipe “interaziendale”, composta quindi da colleghe delle tre cooperative, e coordinata proprio da Gruppo R! Per noi sono coinvolte Laura Toffanin (coordinatrice dell’equipe interaziendale), Chiara Magagnini e Fabiana Esposito.
Gruppo R, in particolare, concentra il proprio lavoro nel territorio della Saccisica, che comprende ben 11 Comuni! …e con questo post vogliamo raccontarvi un po’ come abbiamo lavorato in questi mesi.

Costruire match tra beneficiari ed enti ospitanti

Come prima cosa abbiamo mappato il territorio per comprendere in modo diremo “capillare” quali potessero essere gli enti ospitanti. La fase successiva è stata il contatto “uno per uno”, per presentare il progetto e spiegare le possibili opportunità per gli enti ospitanti. Anche per gli enti infatti questa iniziativa rappresenta un’occasione: di collaborazione, di scoperta di nuove risorse, di valorizzazione delle relazioni con le persone e con gli enti.
Più volte è capitato che grazie a queste esperienze PUC l’attività di volontariato si sia trasformata poi in una proposta di attività lavorativa!
Il ruolo fondamentale delle operatrici è proprio questo: individuare attitudini, competenze e risorse degli utenti, accogliere i loro bisogni, conciliare i loro impegni famigliari con le attività previste per creare un buon match tra ente e persona.
E per la stessa persona l’esperienza è utile per sperimentarsi in un luogo in cui riconoscere il proprio valore, socializzare, uscire dalla routine e dal rischio di vivere in un contesto di solitudine essendo spesso persone disoccupate da lungo periodo ed isolate.
Abbiamo pensato di raccontarvi ance una “storia di successo”, pensando che questa possa essere un buon esempio di quanto di buono il progetto è in grado di svolgere.

Una storia di successo: la storia di ELLE

La signora ELLE ha svolto il suo PUC con un ente del territorio di residenza per un
periodo complessivo di poco più di 3 mesi. Fin dal colloquio di conoscenza, la signora è stata disponibile, proattiva e collaborativa.
Non conosceva, prima del PUC, l’ente in cui avrebbe poi svolto l’attività ma si è fin da subito aperta. È stata coinvolta tre giorni alla settimana nell’attività di supporto ai compiti con il doposcuola e affiancamento nell’attività di bar. In entrambe le mansioni, la signora ha dimostrato una particolare propensione alla relazione con l’altro: bambini, ragazzi e adulti. Sono stati sempre presenti in lei entusiasmo e gentilezza. ELLE racconta di essersi integrata molto bene nell’ambiente sociale con gli altri operatori e volontari. È stata molto contenta di aver svolto l’attività perché ha conosciuto persone nuove, sia all’interno dell’ente che della comunità del paese.
Svolgere l’attività di gestione del bar in alcuni pomeriggi, in affiancamento ad altri volontari, le ha permesso di acquisire nuove competenze, utili nella sua ricerca lavoro futura.
Il PUC, nel suo complesso, è stato vissuto come una grande opportunità, riuscendo a cogliere le opportunità del progetto. Grazie anche alla scheda di verifica finale, ha condiviso come il PUC sia stato considerato per lei una forma di restituzione del beneficio ricevuto. Il responsabile dell’ente ci ha comunicato che la collaborazione con ELLE sta continuando, anche a PUC concluso, con l’attività volontaria di supporto al doposcuola, un pomeriggio alla settimana.

Che dire anche per noi una bella soddisfazione!!!

#La povertà non è mai una colpa

Il 17 ottobre è la giornata internazionale per l’eradicazione della povertà, durante questo mese si sente spesso parlare di povertà, di contrasto alla grave marginalità, si organizzano eventi e si partecipa ad iniziative legate al tema. Ma cos’è la povertà? E come, nel nostro lavoro, contrastiamo questo fenomeno? Lo abbiamo chiesto ad Andrea, coordinatore dell’Area Inclusione della nostra Cooperativa.

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Tirocinio: scoperte, fragilità, crescita personale e…una partita a carte!

All’interno del corso di laurea in Servizio Sociale, le studentesse e gli studenti hanno la possibilità (e l’obbligo) di svolgere delle esperienze di tirocinio, in due moduli da 250 ore, affiancati da un professionista.

La nostra cooperativa accoglie queste esperienze da diverso tempo e apre le porte a “professionst* in erba”. Da Marzo sono state con noi Veronica, nell’area contrasto alla violenza di genere con un impegno nelle Case Rifugio, e Chiara, in area inclusione sociale nei CD La Bussola e Il Salotto.

A luglio hanno concluso la loro esperienza e ci hanno lasciato qualche riga che ci ricorda l’importanza di accompagnare i giovani e le giovani nel mercato del lavoro, con esperienze di valore, di relazione e, perchè no, di stile….cooperativo!

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