Progetti nati dal percorso Indaco, a che punto siamo?

Per il mese di marzo abbiamo pensato di chiedere ad Alice, Referente Risorse Umane di Gruppo R, di raccontarci del percorso Indaco, percorso iniziato un po’ di tempo fa che coinvolge vari colleghe e colleghi della cooperativa in un’ottica di riorganizzazione e innovazione.

Abbiamo iniziato a lavorarci più di un anno fa, sono passate mezze giornate fatte di pensieri, cartelloni, post-it, confronti, programmazioni e proposte …? Ne abbiamo parlato già a due incontri lavoratori… È già comparso un post nella nostra app lo scorso settembre sull’argomento….Ma di cosa stiamo parlando? E chi è stato coinvolto?


Tutto è partito quando cominciava a profilarsi in Gruppo R la parola riorganizzazione, che poi in realtà, fa parte di noi tentare di adeguarsi ai cambiamenti, restare in movimento e cercare sempre di migliorarsi; quindi non era chissà poi quale grande novità per noi. Insieme alla riorganizzazione, si sono affacciati, però, anche temi come ricambio generazionale, valorizzazione del personale, frammentazione delle equipe, analisi di un contesto non del tutto favorevole. I temi erano (sono), quindi, diventati tanti e complessi. Per affrontarli ci siamo fatti aiutare da una società esperta di organizzazione aziendale (Indaco) con il supporto diretto di Pietro Antolini.


Il gruppo pilota coinvolto, costituito tra i partecipanti all’Alta Formazione di Gruppo Polis, ha visto adesioni volontarie di 10 persone che sono state sollecitate dalle domande: cosa vorremmo vedere, cosa ci piacerebbe attuare per i lavoratori e le lavoratrici di Gruppo R? Per le sue equipe? Per la cooperativa in generale?
Da qui sono nati tre progetti sperimentali per cercare di dare risposte concrete a quelle che per noi sarebbero le traiettorie ideali da perseguire:

Progetto Fondamenta, il posto giusto per ognuno

Partendo dalle persone e la loro valorizzazione. Il sottogruppo composto da Alice, Alberto e Carlo sta per incontrare l’equipe del LOP che sarà coinvolta in un’attività semplice ma significativa di emersione di competenze, che se espresse possono portare ad una soddisfazione professionale, quindi maggiori prestazioni e di conseguenza ad un maggiore impatto della cooperativa. Progetto ambizioso, che punta alla centralità della persona ma che deve tenere ben presente fino a dove si può arrivare, senza generare aspettative troppo alte, quindi una bella sfida!

Organizzazione equipe: one for all, all for one


Cercando di uscire dalla frammentazione per una organizzazione più efficace e maggiore corresponsabilità.
Il sottogruppo di lavoro composto da Mariasole, Alice e Emanuela, ha avviato un percorso coinvolgendo le varie equipe che si occupano delle accoglienze, riunendole l’8 marzo una mezza giornata, dove è stato importante incontrarsi, condividere i molti temi comuni e riconoscersi come un gruppo che in cooperativa, seppur lavorando con persone che hanno difficoltà diverse, porta avanti un’attività indispensabile, utile per la collettività, ricca di senso per tutti/e. In programmazione il proseguo di questo lavoro.


Manifesto per l’Inclusione Sociale


Tema caratteristico di Gruppo R, che negli anni e in città ci ha sempre contraddistinto per professionalità e qualità del lavoro. Ma ora si vuole fare un passo in più e puntare ad una maggiore riconoscibilità valoriale e imprenditoriale. Massimo, Andrea e Angela hanno impostato il lavoro e poi il gruppo di operatori e operatrici che lavora nell’area Inclusione Sociale si è incontrato il 1°marzo, per un primo passo rispetto ad un nostro allineamento sul tema. Aiutati dall’esperienza di Margherita Neri di Piazza Grande (Bologna), è stato significativo darsi del tempo di riflessione per sentirci in accordo. Ora si tratta di continuare e delineare nello specifico i contenuti del nostro posizionamento sul tema dell’inclusione Sociale.

A testimonianza del fatto che in Gruppo R il futuro è in continua costruzione, penso sia importante aver compiuto questi passi coinvolgendo molti lavoratori e lavoratrici della Cooperativa. Di sicuro, così facendo, i tempi sono stati un po’ lunghi e l’organizzazione non è sempre stata lineare, ma il metodo partecipativo che abbiamo deciso di perseguire (dove possibile), ci sta mostrando gli aspetti positivi che questo comporta, che per noi sono anche orizzonti desiderati: la partecipazione attiva, il coinvolgimento, un maggior interesse per le attività della Cooperativa.


E infine, per concludere, non posso non trovare affinità con il proverbio africano che dice: “Se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri con qualcuno”.

Alice
Referente risorse umane Gruppo R

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