Vi siete mai chiestə come può essere vissuta La Bussola attraverso gli occhi di tre ragazze liceali? Noi ce lo siamo domandatə e abbiamo colto l’occasione per chiederlo proprio a loro: Gloria, Ilaria e Elena, tre studentesse del Liceo T.L. Caro di Cittadella, che hanno scelto di svolgere un pezzetto della loro esperienza di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) presso il nostro Centro Diurno.
La Bussola: un “mondo complesso, interessante e dinamico”
“Nei giorni 21 febbraio e 3-7 marzo 2022 abbiamo avuto la possibilità di fare un’esperienza di PCTO presso il servizio “La Bussola“. Prima di iniziare questo percorso, ci aspettavamo di trovare una comunità numerosa di persone pronte a raccontarci i loro vissuti all’interno di un ambiente non così tanto complesso.
Tuttavia, già dal primo giorno della nostra avventura, la nostra esperienza non si è rivelata tale. Infatti, fin da subito siamo state accolte da questa piccola realtà al cui interno lavorano psicologi, educatori, assistenti sociali e volontari/e con lo scopo di aiutare i cosiddetti “ospiti”. Durante i nostri giorni alla Cooperativa, abbiamo avuto l’occasione di intervistare sia alcune operatrici che alcuni ospiti e volontarie che ci hanno raccontato quello che succede alla Bussola, come è organizzata, le loro esperienze di vita etc. Tutte informazioni che ci sono state utili per realizzare il nostro progetto: un video che ci ha permesso di descrivere con i nostri occhi la realtà della cooperativa. Un mondo complesso, interessante e dinamico.
Formazione e consapevolezza
Sicuramente è stato un viaggio breve ma intenso che ha arricchito il nostro bagaglio culturale e morale e ci ha fatto cogliere quelle piccole cose che prima non avremmo mai notato. Inoltre, poter parlare e condividere i nostri pensieri con persone diverse da noi per esperienze e personalità, ci è stato utile per comprendere un possibile percorso formativo e per assumere maggior consapevolezza sul fenomeno dei “senza dimora” che, dopo il covid, si sta sempre più evolvendo.
Questo “mondo” permette ogni giorno alle persone in difficoltà di creare quei rapporti e ricevere quelle attenzioni e quell’affetto che meritano e che non ricevono da tanto.
Per concludere, se noi dovessimo descrivere con tre parole questa esperienza useremmo: porto sicuro, faro, casa, poiché per noi rappresenta l’unione di queste tre immagini.”
Gloria, Ilaria, Elena