PNL: percorsi di inserimento lavorativo

Abbiamo chiesto a M. di raccontarci la sua esperienza e il suo percorso in PNL, uno dei nostri servizi di tipo B che si occupa di inserimento lavorativo per persone in situazione di svantaggio. Un servizio poco conosciuto, che non fa molto parlare di sé ma che è una grande ricchezza per la nostra cooperativa: un servizio che si pone l’obiettivo di offrire nuove opportunità, svolgendo attività  produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con svantaggi fisici o psichici, ex detenuti, persone uscite da percorsi di fuoriuscita dalle dipendenze, persone che per altre condizioni personali come età, poche competenze e fragilità non certificate sono poco appetibili per il mercato. Il servizio si realizza in tre strutture e si occupa di attività di assemblaggio e logistica per aziende del territorio, offrendo opportunità di lavoro ma rispondendo anche ai bisogni ed alle esigenze espressi da cittadini svantaggiati sia in ambito lavorativo ma anche di partecipazione attiva e autodeterminazione. M. non è abituato a parlare di sé ma ha deciso di condividere con il suo operatore di riferimento, Daniele, alcuni aspetti del suo percorso in PNL e della sua storia.

Come mai sei arrivato in PNL? Nel tempo ho avuto delle difficoltà a mantenere i lavori più impegnativi e questo ha portato la mia situazione clinica a peggiorare velocemente. In quel periodo l’assistente sociale mi ha proposto un percorso in un centro occupazionale diurno (COD) e, una volta valutato il mio rendimento, dopo un anno, hanno deciso di passarmi al CLG (Centro Lavoro Guidato) e successivamente proposto per lavori in cooperativa o aziende. Dopo un lungo periodo in cooperativa si è presentata l’occasione di effettuare un tirocinio in PNL tramite l’assistente sociale del Centro di Salute Mentale. Continua a leggere PNL: percorsi di inserimento lavorativo

Fratelli in Italia

“Chi salva una vita salva il mondo intero” (Talmud)

Venerdì 18 gennaio è stato messo in scena lo spettacolo “Fratelli in Italia”, presso il Centro Parrocchiale San Giuseppe di Legnaro. A seguire la serata, un pubblico numeroso, tra cui autorità locali come il Sindaco e l’Assessore alle politiche sociali, il comandante dei Carabinieri e il parroco di Legnaro.

L’idea di realizzare lo spettacolo a Legnaro deriva dal fatto che ospita una casa di accoglienza gestita dalla cooperativa Gruppo R, dove dieci ragazzi provenienti da tre diversi paesi africani vivono in attesa dell’esito della loro richiesta di status di richiedenti asilo. L’obiettivo della serata era portare informazioni su un tema così delicato e attuale come quello delle migrazioni e far conoscere al pubblico le possibili motivazioni che spingono le persone a migrare e a non fermarsi una volta partiti: le violenze subite, il costo economico del viaggio e i suoi pericoli, una situazione di guerra, le persecuzioni politiche o religiose o, più in generale, la totale precarietà del proprio paese che non ti permette di vivere dignitosamente.

Lo spettacolo ha avuto un ruolo molto importante per Continua a leggere Fratelli in Italia

Vecchie strade, nuove prospettive.

L’affidamento per il servizio dei gruppi appartamento alla nostra cooperativa scadrà il 31 dicembre e il 2019 porterà cambiamenti per questi servizi che al loro interno accolgono storie di uomini, spesso con un passato come senza fissa dimora.

Per chiudere questo anno lasciando un pezzetto della tanta strada fatta da questo servizio e da questa equipe di lavoro, ma allo stesso tempo per lasciare spazio alle novità che il futuro ci riserverà, abbiamo chiesto a Vincenzo, uno degli ospiti dei nostri appartamenti di raccontarci ciò che desiderava della sua storia e di questo lungo percorso che lo ha portato fin qui.

Le seconde accoglienze sono infatti dei servizi “di mezzo”, una dimensione di cambiamento che tiene ancora legato ad un passato difficile ma che può diventare un momento di passaggio per qualcosa di nuovo. Percorsi e progetti  lunghi, con alti e bassi, dove le proprie consapevolezze e le proprie difficoltà possono emergere e possono essere affrontate, grazie anche a operatori presenti con il ruolo di supporto e di aiuto a riconoscere una nuova strada.

“Mi chiamo Vincenzo, ho 63 anni e sono nato in un paese della provincia di Bari.
Ho vissuto in Puglia fino all’età di 43 anni, ero sposato e ho tre figli. Ho sempre lavorato come muratore e come contadino, poi purtroppo sono successe cose di cui non voglio parlare perché molto tristi per me e ho deciso di trasferirmi. Continua a leggere Vecchie strade, nuove prospettive.

14 Gennaio 2018, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Il 14 Gennaio è stata la giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Una giornata unita a valori quali “Accogliere, Proteggere, Promuovere, Integrare”, le quattro azioni suggerite da Papa Francesco. Una giornata che vuole sviluppare una riflessione in merito a questo tema, ancora molto caldo e spesso strumentalizzato, per promuovere un ingresso sicuro e legale ai migranti e rifugiati, un riconoscimento e una valorizzazione delle loro capacità e competenze, che rappresentano una vera risorsa per le nostre comunità di accoglienza; promuovere la possibilità di realizzarsi come persone in tutte le dimensioni, compresa la religione, e l’apertura nei loro confronti, l’incontro, instaurando una conoscenza reciproca.

In occasione di questa giornata appena passata e con la speranza che siano valori e riflessioni che possano accompagnarci nel tempo e non solo “per un giorno” vogliamo pubblicare la storia di Y, un ragazzo del Gambia, accolto nel nostro CAS, e attraverso le sue parole e la sua storia fare esperienza di queste quattro “azioni”. Y. è arrivato in Gruppo R nel settembre 2014 come richiedente asilo e da quel giorno è stato accolto presso il Centro di Accoglienza Straordinaria di Legnaro.

“Sono arrivato in Italia nel 2014, sbarcando sulle coste siciliane. Sono originario dal Gambia, ma non ti racconterò la mia storia prima dell’arrivo in Italia, questo ancora non riesco a farlo. Posso raccontarti che sono arrivato in Sicilia nel 2014 e che da lì mi hanno messo su un aereo e che con altri ragazzi siamo volati sino a Verona. Da lì ci siamo spostati subito, questa volta in autobus, per arrivare a Sandrigo, in provincia di Vicenza. Siamo rimasti lì per quasi tre mesi, ma non abbiamo fatto molto, abbiamo solo svolto del volontariato per la pulizia del paese e cose così; non mi piaceva tanto il posto, eravamo così isolati da tutto. Dopo questi tre mesi ci hanno spostato di nuovo: ci hanno diviso, alcuni a Vicenza e altri, come me, a Padova.
Arrivo finalmente in questa città, Continua a leggere 14 Gennaio 2018, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Volontario per scelta.

Come in più occasioni già raccontato, i nostri servizi sono così ricchi e sempre in continua evoluzione grazie alla preziosa presenza di molti volontari. Essere volontario è una scelta: ma le ragioni che hanno spinto i nostri volontari a diventare pezzetti del nostro puzzle sono le più svariate.

Luci che si accendono, che si riaccendono e accendono altre luci. Queste le storie che vogliamo raccontare. Per questo oggi vi raccontiamo questa “luce” e ringraziamo G. per aver voluto condividere con noi la sua storia e la sua scelta.

“Ho conosciuto il Centro Diurno “La Bussola” circa otto anni fa.
Arrivato ormai ai sessant’anni, a qualche anno dalla pensione, mi sono trovato senza lavoro, con diverse difficoltà e per questo motivo ho dovuto rivolgermi ai servizi sociali del mio comune. L’assistente sociale mi ha così proposto di iniziare un’esperienza lavorativa presso il Laboratorio Occupazionale Protetto di Vigodarzere. Mi ricordo di aver accettato immediatamente: mi resi subito conto che per me era una grande opportunità poter concludere la mia esperienza lavorativa e finalmente andare in pensione. Continua a leggere Volontario per scelta.

Ricerca di…reti.

C’è una parte un pò nascosta del nostro lavoro nel Laboratorio Occupazionale, una parte a volte difficile da far conoscere e spiegare all’esterno, una parte a volte molto complessa e faticosa ma centrale rispetto agli obiettivi che il nostro servizio si pone: la costruzione di inserimenti lavorativi nel mercato libero.

Tante le ore di ricerca e di telefonate, tante le porte chiuse perchè non si conosce il nostro lavoro o la nostra realtà, tante le paure dall’esterno nell’intraprendere collaborazioni con servizi che offrono opportunità a persone fragili. E’ difficile spesso spiegare a coloro che offrono lavoro nel mercato libero che un “tirocinio” può essere anche per loro un’opportunità, dove non ci sono vincoli; far capire che noi ci siamo per accompagnare queste persone e che abbiamo avuto modo di conoscerli, che il progetto continua e che collaborazione e monitoraggio sono per il nostro lavoro all’ordine del giorno.

Difficile si..ma non impossibile. Per questo motivo vogliamo oggi raccontarvi, con gli occhi e il cuore di un operatore, una di quelle volte in cui sono più le soddisfazioni che le criticità, dove abbiamo cucito relazioni, costruito nuove reti e percorso nuove strade…insieme!

“Voglio raccontarvi una parte del nostro lavoro, del mio lavoro, spesso faticoso e non certo lineare, ma altrettanto dinamico e appagante; voglio raccontarvi l’esperienza di un inserimento lavorativo dal mio punto di vista, dal punto di vista di un operatore, di chi propone questa esperienza a persone fragili e poi le supporta, di chi prova a far capire che è arrivato il momento di provarci e che c’è un’occasione da cogliere.

In poche righe voglio riattraversare il percorso di Cristian, al quale dopo quasi 8 mesi all’interno del Laboratorio è stata fatta la proposta di un inserimento come tirocinante c/o un allevamento di asini. Continua a leggere Ricerca di…reti.

Un luogo sicuro, che cambia.

Oggi vi raccontiamo la storia di C., utente della Bussola da più di un anno, che ha deciso di renderci parte della sua esperienza al nostro centro diurno. Il Centro è spesso vissuto dagli ospiti come un punto di riferimento, un luogo sicuro e stabile che permette di prendere del tempo per sè e prendersi cura di sè, allontanare i pensieri, riprendere a fare cose che la vita di strada non ha più permesso, scoprire o riscoprire passioni e abilità.

“Le mie difficoltà sono iniziate qualche anno fa, quando a seguito di alcune problematiche ho passato un periodo buio della mia vita in cui sono finito a dormire all’asilo notturno e a mangiare alle cucine popolari. Io ho un carattere un po’ particolare e in posti come le cucine popolari vedevo persone che avevano comportamenti aggressivi, inadeguati, qualcuno che se la prendeva con i più deboli e rischiavo di arrabbiarmi e di far emergere i lati più negativi di me. Per questi motivi i servizi sociali mi hanno proposto di frequentare il centro diurno “La Bussola”. Non sapevo nemmeno cosa fosse “questa Bussola”, però l’assistente sociale mi aveva assicurato che qui avrei potuto trovare un posto dove poter stare dalle 12.00 fino alle 16.00, mangiare, conoscere persone e guardare la tv. Continua a leggere Un luogo sicuro, che cambia.

Un Grazie dal cuore…al cuore!

Oggi vogliamo condividere con voi un grazie dal cuore…al cuore. Un grazie che permette di attraversare il Laboratorio Occupazionale di Gruppo R e di conoscere il lavoro, la passione e, come in questo caso, l’affetto che lo abitano. Una lettera di saluto e di ringraziamento che un utente ha deciso di scrivere agli operatori del servizio come conclusione del suo percorso.

“A voi un grazie, che seppure non contiene a pieno la densità delle emozioni che provo, rende almeno in parte l’affetto che vi serbo. Continua a leggere Un Grazie dal cuore…al cuore!

Storie…in aula!

A distanza di qualche mese il responsabile del servizio Richiedenti Asilo di Gruppo R, Andrea Rigobello, vuole raccontare l’esperienza che lo ha visto protagonista nelle aule dell’Università di Padova, con altri colleghi, Francesca Cimino e Massimiliano Masin. Un’esperienza che ha dato la possibilità di portare uno dei nostri servizi a “lezione” con molti studenti, per poter fare un po’ di Informazione a contrasto di quella dis-informazione che spesso viene sparpagliata e crea solo confusione su questo importante tema.  Continua a leggere Storie…in aula!

Di Pane in Meglio 2016

Anche quest’anno Gruppo Polis presenta l’iniziativa “Di pane in meglio”, un’iniziativa che vuole far conoscere al territorio padovano il nostro centro diurno per persone senza fissa dimora e grave marginalità sociale “La Bussola” e raccogliere fondi per questa realtà.

Lo scorso week end ci hanno accolto le parrocchie e i tanti volontari di Sacro Cuore, Taggì di Sopra, Codiverno, Sacra Famiglia, Rubano, Montà, Sarmeola di Rubano, Altichiero e Torre.

Sabato e Domenica prossima invece ci potrai trovare nelle parrocchie di Saletto di Vigodarzere, San Tommaso di Albignasego, Casalserugo, Cristo Re, Legnaro, Taggì di Sotto, Madonna Pellegrina, Mellaredo di Pianiga.

Due week end di solidarietà, in cui decidere di assaporare il valore di un bel gesto e il gusto di un buon pane!

Una pagnotta di Pane che è simbolo di semplicità e condivisione in cambio di una donazione per un servizio che risponde a bisogni di prima necessità di una quarantina persone. Un luogo che racchiude storie e vite diverse, cammini faticosi ma che non hanno perso la speranza di intraprendere e conoscere strade migliori.

Proprio come ci racconta M. ospite della Bussola, che ha deciso di condividere con noi un pezzetto di strada percorsa e la strada che c’è da percorrere ogni giorno.  Continua a leggere Di Pane in Meglio 2016