Ma cosa sono questi PUC?

Alcunə di voi ne avranno sentito parlare, altrə non sapranno nemmeno esistano ma i Progetti Utili alla Collettività detti PUC da circa un anno sono uno dei tanti progetti che la nostra cooperativa sta seguendo e dove alcune colleghe lavorano quotidianamente per promuovere occasioni di inclusione rivolte a persone in situazione di disagio socio-economico e percettrici di sostegno al reddito.

Abbiamo chiesto così a Laura, Chiara e Fabiana di raccontarci di cosa si sono occupate e si stanno occupando in questi mesi e di farci conoscere melio questi progetti.

I PUC: Progetti Utili alla Collettività

Da ormai un anno (tutto prese avvio infatti in novembre del 2022) la nostra Cooperativa, in partenariato con altre due cooperative, Cosep e Il Sestante, è coinvolta nella realizzazione di un importante progetto che riguarda la “gestione dei progetti PUC” per conto del Comune di Padova.
Ma cosa sono i PUC? L’acronimo significa “Progetti Utili alla Collettività”, i cui destinatari sono i cittadini percettori del reddito di cittadinanza (RdC, che come noto è uno strumento recentemente “riformato”) che sono tenuti dalla normativa a svolgere “progetti utili alla collettività” attraverso la partecipazione ad attività volontari per un numero di ore comprese tra le 8 e le 16 settimanali presso realtà del Terzo Settore o Enti pubblici.

Un progetto di Ambito

Gruppo R ha pensato che fosse molto importante entrare in questa attività: i beneficiari, il territorio, i partner, il tema di cui si occupa il progetto sono infatti molto “caldi” e pertinenti rispetto ai servizi che gestiamo. Anche le prospettive del progetto sono interessanti, perché ci consentono di conoscere ancora meglio un territorio molto più ampio del Comune di Padova: il progetto è infatti collocato nell’area del nuovo “Ambito Territoriale Sociale” denominato “Ven16”.
Una zona corrispondente alla ex Ulss 16 nella quale Gruppo R opera intensamente.
Lavora a questo progetto un’equipe “interaziendale”, composta quindi da colleghe delle tre cooperative, e coordinata proprio da Gruppo R! Per noi sono coinvolte Laura Toffanin (coordinatrice dell’equipe interaziendale), Chiara Magagnini e Fabiana Esposito.
Gruppo R, in particolare, concentra il proprio lavoro nel territorio della Saccisica, che comprende ben 11 Comuni! …e con questo post vogliamo raccontarvi un po’ come abbiamo lavorato in questi mesi.

Costruire match tra beneficiari ed enti ospitanti

Come prima cosa abbiamo mappato il territorio per comprendere in modo diremo “capillare” quali potessero essere gli enti ospitanti. La fase successiva è stata il contatto “uno per uno”, per presentare il progetto e spiegare le possibili opportunità per gli enti ospitanti. Anche per gli enti infatti questa iniziativa rappresenta un’occasione: di collaborazione, di scoperta di nuove risorse, di valorizzazione delle relazioni con le persone e con gli enti.
Più volte è capitato che grazie a queste esperienze PUC l’attività di volontariato si sia trasformata poi in una proposta di attività lavorativa!
Il ruolo fondamentale delle operatrici è proprio questo: individuare attitudini, competenze e risorse degli utenti, accogliere i loro bisogni, conciliare i loro impegni famigliari con le attività previste per creare un buon match tra ente e persona.
E per la stessa persona l’esperienza è utile per sperimentarsi in un luogo in cui riconoscere il proprio valore, socializzare, uscire dalla routine e dal rischio di vivere in un contesto di solitudine essendo spesso persone disoccupate da lungo periodo ed isolate.
Abbiamo pensato di raccontarvi ance una “storia di successo”, pensando che questa possa essere un buon esempio di quanto di buono il progetto è in grado di svolgere.

Una storia di successo: la storia di ELLE

La signora ELLE ha svolto il suo PUC con un ente del territorio di residenza per un
periodo complessivo di poco più di 3 mesi. Fin dal colloquio di conoscenza, la signora è stata disponibile, proattiva e collaborativa.
Non conosceva, prima del PUC, l’ente in cui avrebbe poi svolto l’attività ma si è fin da subito aperta. È stata coinvolta tre giorni alla settimana nell’attività di supporto ai compiti con il doposcuola e affiancamento nell’attività di bar. In entrambe le mansioni, la signora ha dimostrato una particolare propensione alla relazione con l’altro: bambini, ragazzi e adulti. Sono stati sempre presenti in lei entusiasmo e gentilezza. ELLE racconta di essersi integrata molto bene nell’ambiente sociale con gli altri operatori e volontari. È stata molto contenta di aver svolto l’attività perché ha conosciuto persone nuove, sia all’interno dell’ente che della comunità del paese.
Svolgere l’attività di gestione del bar in alcuni pomeriggi, in affiancamento ad altri volontari, le ha permesso di acquisire nuove competenze, utili nella sua ricerca lavoro futura.
Il PUC, nel suo complesso, è stato vissuto come una grande opportunità, riuscendo a cogliere le opportunità del progetto. Grazie anche alla scheda di verifica finale, ha condiviso come il PUC sia stato considerato per lei una forma di restituzione del beneficio ricevuto. Il responsabile dell’ente ci ha comunicato che la collaborazione con ELLE sta continuando, anche a PUC concluso, con l’attività volontaria di supporto al doposcuola, un pomeriggio alla settimana.

Che dire anche per noi una bella soddisfazione!!!

Tessere di un puzzle

Ti piacciono i puzzle? A me piacciono, anche se devo dire che non ne faccio molti, però li trovo formativi. Allenano alla pazienza, non ti permettono scorciatoie, puoi aggiungere solo un pezzo alla volta, ad ogni tessera che aggiungi cambia il perimetro della creazione, sono più belli se li fai in compagnia. Oggi ti parlo di tessere di puzzle.

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Lavoro: diritto, opportunità, futuro.

In occasione della giornata del primo maggio abbiamo pensato di dare spazio a pensieri che ci possano ricordare l’importanza del lavoro da diversi punti di vista. Abbiamo quindi chiesto a Federica Bruni, assistente sociale esperta nell’integrazione tra Servizi Sociali e Politiche Attive del Lavoro, e Phita Mane, giovane lavoratore di Remix. Ad entrambi abbiamo chiesto quale sia il significato che per loro ha la parola lavoro e di come questo impatti nella vita delle persone.

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Scoprendo “La Bussola”: un porto sicuro, un faro, una casa.

Vi siete mai chiestə come può essere vissuta La Bussola attraverso gli occhi di tre ragazze liceali? Noi ce lo siamo domandatə e abbiamo colto l’occasione per chiederlo proprio a loro: Gloria, Ilaria e Elena, tre studentesse del Liceo T.L. Caro di Cittadella, che hanno scelto di svolgere un pezzetto della loro esperienza di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) presso il nostro Centro Diurno.

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Alta Formazione: camminare, partecipare, esserci.

Abbiamo chiesto ad un collega e socio della nostra cooperativa, Carlo, di raccontarci il suo percorso di Alta Formazione: un percorso promosso dal nostro gruppo, Gruppo Polis, della durata di tre anni, che si pone l’obiettivo di costruire un sistema cooperativo consapevole che sappia costruire la propria azione imprenditoriale partendo da tratti essenziali di inclusività e condivisione, generative di nuove forme di
collaborazione e partnership strategiche sempre più forti.

A Giugno si è concluso il primo anno, tra incontri in presenza e incontri online e abbiamo pensato di lasciar voce alla sua esperienza, alle motivazioni e alle riflessioni su questo percorso.

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Gruppo R….in classe!

Durante il mese di febbraio abbiamo avuto la possibilità di entrare nella scuola secondaria di primo grado di S. Martino di Lupari per lavorare insieme ai ragazzi, alla scoperta degli stereotipi di genere, sensibilizzando sul tema della violenza ma soprattutto cercando di valorizzare il femminile e il maschile ed educare alle differenze.

Abbiamo tenuto un laboratorio di tre incontri, incontrando 6 terze medie. E’ stato il primo nostro progetto con le scuole secondarie, un desiderio che Gruppo R coltivava da ormai diversi anni e che è stato possibile realizzare grazie anche al sostegno dell’Azienda Pettonon Cosmetics.

Ognuno dei ragazzi ci ha trasmesso qualcosa di diverso e ogni classe è stata un universo a sé. Alchimie di voci, visi e caratteri differenti hanno reso unico il lavoro che abbiamo fatto con loro.

Perchè era così importante per noi riuscire a parlare di queste tematiche con i ragazzi delle scuole? Continua a leggere Gruppo R….in classe!

Progetto Accoglienza Casa Buon Samaritano

A Maggio il Comune di Legnaro ha deciso di parlare di noi…e del nostro progetto di accoglienza presso “Casa del Buon Samaritano”!

“Sono undici le persone che sono accolte presso la Casa del Buon Samaritano, a Volparo. I ragazzi, la cui età varia tra i diciannove i trent’anni, sono richiedenti protezione internazionale che hanno trovato ospitalità grazie alla Cooperativa “Gruppo R”, che da oltre quindici anni lavora nell’ambito della marginalità e dell’accoglienza di migranti sul territorio di Padova e provincia.

Gli inquilini della Casa del buon Samaritano sono originari del Senegal, della Nigeria, del Gambia e della Guinea Bissau e sono tutti in attesa di sapere se gli sarà riconosciuta la forma di protezione internazionale che hanno richiesto.

Il progetto di accoglienza è attivo dal 2015 e in questi due anni alcuni ragazzi hanno terminato il loro percorso e sono già usciti dal progetto trovando una soluzione abitativa autonoma e un lavoro. In questo periodo è stata fondamentale la collaborazione tra la Cooperativa, l’amministrazione comunale e la Parrocchia.

I ragazzi, dal momento che sono inseriti nel progetto, sono costantemente seguiti dagli operatori della Cooperativa, sono iscritti ai corsi di italiano e cercano opportunità relazionali e occupazionali.

Pochi mesi fa il Comune di Legnaro e la Cooperativa Gruppo R hanno concordato un protocollo di volontariato, grazie al quale alcuni dei ragazzi hanno la possibilità di inserirsi sul territorio e di ambientarsi in un contesto sociale per loro totalmente nuovo, facendo un’attività di manutenzione delle aree verdi del Comune o di raccolta immondizie, sotto la supervisione di un operatore.

Questa attività a titolo gratuito è un modo per restituire alla comunità l’ospitalità ricevuta.

Altri ragazzi sono stati impegnati in un volontariato presso una “fattoria sociale”, due mattine a settimana; per altri ancora, invece, è stato attivato un tirocinio formativo presso la stessa Cooperativa “Gruppo R”; altri infine sono alla ricerca di un’opportunità nel mondo del lavoro.

La Cooperativa Gruppo R ha aderito alla Carta della Buona Accoglienza, un documento nazionale del Ministero dell’interno, ANCI e Allenaza Cooperative Italiane, che promuove la micro-accoglienza e i progetti di integrazione fattiva: questa è l’unica strada per integrare realmente e dare spazio alle peculiarità di ciascuno.

I responsabili della Cooperativa stanno preparando un incontro aperto al pubblico anche con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale e della parrocchia: questo potrà essere un momento di festa nel quale conoscere più da vicino la realtà dell’accoglienza e i ragazzi.

tratto da “Notiziario del Comune di Legnaro” del mese di Maggio.

 

Un nuovo vestito per “La Bussola”.

Martedì 16 maggio si è svolto un incontro formativo e di condivisione con operatori e volontari del nostro Centro La Bussola, figure fondamentali per il servizio e stimolo per migliorare e cambiare.
Si vuole infatti insieme cucire un “nuovo vestito”, su misura, per La Bussola, partendo dai cambiamenti che già il servizio sta affrontando, mettendo al centro la partecipazione attiva dei suoi ospiti, affrontando nuove sfide e seminando responsabilità condivise.
Questo è stato possibile anche grazie a Debora, che ci ha aiutato in questo lavoro mettendo il “vecchio” vestito della Bussola e raccontandosi; partendo dalla sua nascita, dall’idea di Emanuela e di chi con lei ha reso possibile l’apertura di questo servizio, per poi passare ai ricordi del suo primo e unico utente il giorno di apertura, ai timori e alle sfide affrontate, guardando il contesto in cui sarebbe nata e cresciuta. Attraversando e riprendendo le soddisfazioni e i traguardi raggiunti grazie all’impegno, la passione e la partecipazione di operatori e volontari e delle tante relazioni nate e coltivate quotidianamente.  Un viaggio nel tempo che ha permesso di mettere il focus sull’obiettivo del nostro servizio che non vuole rispondere solo ai bisogni primari ma anche a quelli secondari, ponendo l’accento sul tema dell’autonomia, della relazione e dell’integrazione.

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Storie…in aula!

A distanza di qualche mese il responsabile del servizio Richiedenti Asilo di Gruppo R, Andrea Rigobello, vuole raccontare l’esperienza che lo ha visto protagonista nelle aule dell’Università di Padova, con altri colleghi, Francesca Cimino e Massimiliano Masin. Un’esperienza che ha dato la possibilità di portare uno dei nostri servizi a “lezione” con molti studenti, per poter fare un po’ di Informazione a contrasto di quella dis-informazione che spesso viene sparpagliata e crea solo confusione su questo importante tema.  Continua a leggere Storie…in aula!

Noi siamo quelli che….

Noi siamo quelli che…..

Integrano e si integrano

Rischiano

Ascoltano, accolgono, si interrogano

Faticano insieme

Naturalmente si reinventano

Si stupiscono ancora delle ingiustizie.

Noi siamo quelli che….Sabato 2 Luglio hanno trascorso una mattinata formativa e di condivisione insieme con l’obiettivo di riflettere sul cambiamento che spesso il gruppo di lavoro si trova a gestire e confrontarsi così sulla mission, la vision e i valori della cooperativa e sulle sue motivazioni.  Continua a leggere Noi siamo quelli che….