“Ho trovato la Bussola!” Un anno di Servizio Civile.

Venerdì 17 Settembre scade il bando regionale per le candidature del Servizio Civile.

La nostra cooperativa da diversi anni condivide con giovani volontari questa esperienza in alcuni servizi. Tra questi, il centro diurno “La Bussola” ogni anno si arricchisce con la presenza di un volontario che sceglie di fare all’interno della nostra cooperativa questo anno di servizio.

Abbiamo così chiesto a Chiara, volontaria che terminerà la sua esperienza nel mese di Ottobre di raccontarci questi mesi nel nostro centro diurno.

“Oggi che scrivo, è strano pensare che sia già passato quasi un anno dall’inizio del mio Servizio Civile. Dedicare un anno a questo tipo di esperienza era un’idea che avevo in testa già da un pò di tempo. Finalmente a giugno dell’anno scorso si è presentata l’occasione e le condizioni per fare domanda. Continua a leggere “Ho trovato la Bussola!” Un anno di Servizio Civile.

Il mio SVE in Italia con i giovani migranti

Quando ho lasciato la Francia il 1 febbraio 2018, partivo con la voglia di vivere una nuova esperienza interculturale. Mi è sempre piaciuto viaggiare anche per incontrare nuove persone. Credo che le differenze siano una ricchezza e che sia importante interessarsi e conoscere altre culture, per cercare di capire la gente, le abitudini, non giudicando al primo sguardo. Allarga gli orizzonti:  incontrando e conoscendo gli altri, si impara tanto anche su sé stessi.

Quel giorno di febbraio, con queste aspettative, iniziava così il mio SVE (Servizio Volontario Europeo), per un periodo di 7 mesi presso Gruppo R.
Essere volontaria in un altro paese è stata una mia scelta. Realizzare questo volontariato con le persone richiedenti asilo e rifugiate anche.

In Francia, ero volontaria con minori stranieri non accompagnati, non sostenuti dai servizi pubblici perché non riconosciuti minori. Con questa nuova esperienza personale in un altro paese, volevo proseguire il mio impegno e conoscere il funzionamento del sistema di accoglienza per persone migranti in un paese vicino al mio. Continua a leggere Il mio SVE in Italia con i giovani migranti

MANI PREZIOSE

— NUOVI VOLONTARI CERCASI —

Come molti sanno, per i nostri servizi i volontari che supportano il nostro lavoro sono un’enorme ricchezza!!

Nel servizio di accoglienza per ragazzi e ragazze richiedenti protezione internazionale imparare la lingua italiana è lo scoglio più importante ma anche una grande soddisfazione non appena si inizia a conoscerla. Conoscere la lingua italiana è il primo passo verso l’integrazione.  

Per questo cerchiamo volontari maggiorenni che abbiano voglia di mettersi in gioco, offrendo qualche ora del loro tempo per aiutare i ragazzi e le ragazze, soprattutto in queste settimane estive, a prepararsi in vista dell’inizio dei corsi del nuovo anno scolastico, esercitandosi anche in questo periodo estivo. Un incontro di culture tutto da scoprire.

Per il nostro centro diurno La Bussola per persone in situazione di emarginazione sociale è attivo invece da più di un anno un laboratorio ricreativo con l’uso della terracotta. Vorremmo farlo crescere, creare cose nuove e originali che possano far conoscere il nostro servizio ma soprattutto che possano essere una soddisfazione per i nostri ospiti che sono ormai molto legati a questo laboratorio e lo vivono come un momento creativo e di socializzazione. 

Anche per questa attività cerchiamo volontari maggiorenni, creativi e con spirito di iniziativa, che sappiano lavorare la terracotta e che vogliano donare le loro competenze e conoscenze alla nostra struttura e ai nostri ospiti, portando novità ed entusiasmo. Un momento dove arte e relazioni possano intrecciarsi e creare “magia”.

Ora quindi basta solo un ulteriore passo….contattateci! Vi daremo tutte le informazioni in merito.

Contatti:

 

Qual è il tuo sogno? Assemblea Soci 12 Maggio 2018

Venerdì 11 Maggio si è riunita l’Assemblea Soci della nostra cooperativa. L’Assemblea dei soci per una cooperativa è un’enorme ricchezza e un’opportunità fondamentale in cui ogni lavoratore può riconoscere il ruolo che ha all’interno della cooperativa stessa; è la possibilità di sviluppare imprenditoria in modo democratico. Per questo vogliamo soffermarci e dedicare questo nuovo post a questo momento, che è stato preparato con cura e attenzione attraverso l’impegno condiviso di molte persone. Abbiamo pensato così di chiedere  al nostro nuovo presidente, Massimo Citran, di raccontarci come ha vissuto questa “prima” tappa.

“Ho vissuto e vivo l’Assemblea dei soci come l’opportunità di dare valore al gioco di squadra che caratterizza la nostra realtà, e come momento forte durante il quale poter discutere la rotta da seguire direttamente con i proprietari della nave. Rotta che dovrà essere guidata dall’obiettivo di rispondere ai bisogni della nostra società, e delle persone più in difficoltà, con il nostro lavoro e la nostra competenza.

L’Assemblea è stata emozionante. L’ho dichiarato subito! E nonostante abbiamo speso tempo per prepararla nei dettagli, poi le cose non sono andate esattamente come immaginato. Tra persone che dovevano andare via prima e il tempo che passa veloce, abbiamo cambiato la scaletta al momento, facendo in modo che tutti i pezzi del puzzle andassero al posto giusto comunque.

Puzzle che si componeva di partecipazione attraverso la narrazione degli obiettivi dei nostri servizi e di quanto fatto finora, di restituzione ai soci rispetto al lavoro svolto, di presentazione e approvazione del bilancio e delle delibere collegate, tra cui la destinazione degli utili, dove emerge in modo sintetico ed essenziale la nostra natura not for profit.

Abbiamo poi dato continuità all’incontro di formazione partecipativa, invitando la presidente di Federsolidarietà Padova Tiziana Boggian, che ha contestualizzato il nostro lavoro nel più ampio quadro sociale, economico e politico provinciale e regionale.

Abbiamo quindi detto e sentito molte cose. E alle otto si sentiva la fame nell’aria! C’era un’ultima parte però…che lascio a questo post.  Continua a leggere Qual è il tuo sogno? Assemblea Soci 12 Maggio 2018

Finalmente…Casa!

Qualche fine settimana fa si è concluso un percorso lungo, un’accoglienza durata più di un anno mezzo in Casa Viola, che ha trovato finalmente la possibilità di ricominciare.

E’ la storia di L., una donna marocchina e mamma di due bambini, arrivata in Italia nel 2003, sposata, con una casa, un lavoro e una vita apparentemente stabile. Un lavoro in fabbrica, poi con un’impresa di pulizie, l’arrivo di due bambini, un paese in cui vive per 10 anni che la fa sentire accolta, la scuola dei figli, nuove amicizie. Ma tra le mura di casa la sua quotidianità è molto più dolorosa e difficile: L. ha un marito violento, un uomo che alza le mani e che le impedisce di costruire una famiglia serena e libera. Nel 2007 trova la forza di dire basta, partendo per il suo paese di origine e scappando da questo marito e padre violento, iniziando le pratiche per la separazione. Anche da lontano lui riesce a mantenere il controllo della sua vita e per ben 3 anni L e i suoi due bambini non riescono più a tornare in Italia. 

Dopo tante fatiche, tante carte e il desiderio dei bambini di tornare “a casa”, riescono a rientrare in Italia. L. farebbe qualsiasi cosa per i suoi figli e, con coraggio e tanta forza, inizia questa nuova vita da sola, con un affitto da pagare, tante spese e un lavoro che non riesce più a trovare. Ecco che iniziano così anche nuovi problemi: mancano i soldi, non riesce a pagare l’affitto e le bollette e purtroppo arriva il primo sfratto. Supportata dai servizi ci riprova, nuovo appartamento, un nuovo affitto ma da sola è troppo difficile. Non ha più una rete di supporto, ha dovuto cambiare zona in cui stare e non riesce più a costruirsi una rete sociale. Nessun supporto con i bambini e quindi anche questa volta non ce la fa. Arriva un altro sfratto ed ecco che i servizi decidono di offrirle un’accoglienza. Arriva in Casa Viola. Continua a leggere Finalmente…Casa!

Dottore, ma questa è violenza?

Pochi giorni fa è stato l’8 Marzo, festa della donna, e per ricordare l’importanza di questa giornata abbiamo deciso di raccontarvi un altro nostro servizio, un servizio che vuole continuare a lavorare contro la violenza sulle donne, occupandosi però degli uomini che agiscono violenza, intervenendo e offrendo  loro una possibilità di cambiamento: il SUM, Servizio Uomini Maltrattanti. Un lavoro sulla consapevolezza della responsabilità e delle conseguenze dei propri comportamenti maltrattanti verso la donna colpita, su i processi culturali intrinsechi che danno origine a rapporti basati sul potere e non sul rispetto, sulla consapevolezza della sofferenza inflitta ai figli e alle figlie, esplorando nuove modalità di essere genitori.

Per questo abbiamo deciso di raccontarvi l’esperienza di C., un uomo maltrattante venuto a contatto con il SUM, attraverso gli occhi di un operatore, di chi cerca di intervenire sulle storie di uomini violenti e offrire strade alternative possibili.

“C. mi chiama perché la moglie, che è venuta a conoscenza del servizio, lo invita a prendere i contatti con noi. Lui accetta anche se fin dal primo contatto telefonico mi dice che non è convinto ma lo fa per lei. Continua a leggere Dottore, ma questa è violenza?

14 Gennaio 2018, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Il 14 Gennaio è stata la giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Una giornata unita a valori quali “Accogliere, Proteggere, Promuovere, Integrare”, le quattro azioni suggerite da Papa Francesco. Una giornata che vuole sviluppare una riflessione in merito a questo tema, ancora molto caldo e spesso strumentalizzato, per promuovere un ingresso sicuro e legale ai migranti e rifugiati, un riconoscimento e una valorizzazione delle loro capacità e competenze, che rappresentano una vera risorsa per le nostre comunità di accoglienza; promuovere la possibilità di realizzarsi come persone in tutte le dimensioni, compresa la religione, e l’apertura nei loro confronti, l’incontro, instaurando una conoscenza reciproca.

In occasione di questa giornata appena passata e con la speranza che siano valori e riflessioni che possano accompagnarci nel tempo e non solo “per un giorno” vogliamo pubblicare la storia di Y, un ragazzo del Gambia, accolto nel nostro CAS, e attraverso le sue parole e la sua storia fare esperienza di queste quattro “azioni”. Y. è arrivato in Gruppo R nel settembre 2014 come richiedente asilo e da quel giorno è stato accolto presso il Centro di Accoglienza Straordinaria di Legnaro.

“Sono arrivato in Italia nel 2014, sbarcando sulle coste siciliane. Sono originario dal Gambia, ma non ti racconterò la mia storia prima dell’arrivo in Italia, questo ancora non riesco a farlo. Posso raccontarti che sono arrivato in Sicilia nel 2014 e che da lì mi hanno messo su un aereo e che con altri ragazzi siamo volati sino a Verona. Da lì ci siamo spostati subito, questa volta in autobus, per arrivare a Sandrigo, in provincia di Vicenza. Siamo rimasti lì per quasi tre mesi, ma non abbiamo fatto molto, abbiamo solo svolto del volontariato per la pulizia del paese e cose così; non mi piaceva tanto il posto, eravamo così isolati da tutto. Dopo questi tre mesi ci hanno spostato di nuovo: ci hanno diviso, alcuni a Vicenza e altri, come me, a Padova.
Arrivo finalmente in questa città, Continua a leggere 14 Gennaio 2018, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

A un passo da…CASA

Hai mai pensato a come puoi aiutarci concretamente con il nostro lavoro con le donne vittime di violenza?

Adesso abbiamo bisogno di voi per dare veramente la possibilità a una nostra ospite di Casa Viola di ripartire. Siamo finalmente giunti al momento finale di un progetto che dura oramai da più di un anno e che vede protagonisti una donna vittima di violenza e i suoi due figli. Dopo uno sfratto, una prima accoglienza, l’arrivo in Casa Viola, una ricerca lavoro intensa e il supporto nella gestione dei bambini finalmente è arrivata per questa famiglia l’assegnazione di un alloggio. E’ stato un percorso lungo, che ha richiesto pazienza e capacità di resilienza a questo nucleo ma che vede ora la possibilità di ripartire.

E’ proprio per questo che abbiamo bisogno del vostro aiuto. La casa, che è stata assegnata a questa donna, è completamente vuota e ora vogliamo cercare di renderla il più accogliente possibile, partendo da tutto ciò che è di primaria importanza.

Vi chiediamo quindi di contattarci se avete:

– Tavolo
– 4/6 sedie
– 3 reti letto
– 3 materassi singoli
– 3 cuscini
– 1 armadio
– 1 armadio credenza
– 1 lavatrice
– 1 scrivania
Siamo sicuri che saprete darci una mano per realizzare questo ultimo pezzetto di strada con questa bella famiglia!
Se hai del materiale scrivi a: [email protected]

Di Pane in meglio 2017

E arriva anche quest’anno “Di Pane in meglio”, un’iniziativa a favore del nostro  Centro Diurno La Bussola!
L’iniziativa quest’anno coinvolge diverse parrocchie del padovano che si sono rese disponibili a dare spazio alla solidarietà. Troverai nei week end del 4/5 Novembre e 11/12 Novembre, fuori dalla Chiesa delle parrocchie che hanno aderito, banchetti con ottime pagnotte di pane mezzo sale, realizzate dal Gruppo Panificatori Ascom. Pagnotte da condividere con chi vorrai lasciando un’offerta che sarà importante per continuare il lavoro che La Bussola svolge, ormai da più di 10 anni!!!!

Qui di seguito il link per conoscere quali sono le parrocchie che allestiranno i banchetti di solidarietà!

Le parrocchie “Di Pane in meglio 2017”

Per conoscere meglio un pò di storie che abitano il servizio de “La Bussola” dai un’occhiata anche alla nostra Pagina “Per Strada”…sarà più facile farti conquistare e capire il nostro lavoro con queste persone.

Vi aspettiamo!

La bellezza delle donne!

Venerdì 29 Settembre alcune donne dei nostri servizi hanno trascorso insieme un pomeriggio diverso, un momento di “condivisione per sé”.

Sono venute infatti a trovarci Lucia e Donatella, consulenti e formatrici presso l’Azienda Tigotà, che con professionalità ed entusiasmo hanno saputo coinvolgere 15 donne tra utenti, volontarie e operatrici dei servizi della nostra cooperativa parlando di bellezza e di cura di sé. Un regalo da parte di questa azienda che ci ha scelto proprio per dare l’opportunità alle donne di fare un’esperienza diversa, proporre un momento di gioco e spensieratezza con l’obiettivo di lasciare fuori per qualche ora le proprie storie, i pensieri e le fatiche ma concentrarsi solo su di sé e sul sentirsi belle.

Vogliamo per questo ringraziarle perché ci hanno permesso di entrare in relazione in modo diverso dal solito, affrontando un tema, quello della bellezza, che viene spesso strumentalizzato e che può essere delicato e vissuto in maniera molto personale, soprattutto da donne che hanno incontrato episodi di violenza nel corso della vita. Questo pomeriggio insieme ha suscitato invece gioia e ironia parlando di bellezza in modo semplice e spontaneo, lasciando spazio alla bellezza delle donne, quella voglia di sentirsi belle, con o senza trucco, semplicemente sentendosi sé stesse.

Grazie a tutte!!!