Oggi vogliamo condividere con voi un grazie dal cuore…al cuore. Un grazie che permette di attraversare il Laboratorio Occupazionale di Gruppo R e di conoscere il lavoro, la passione e, come in questo caso, l’affetto che lo abitano. Una lettera di saluto e di ringraziamento che un utente ha deciso di scrivere agli operatori del servizio come conclusione del suo percorso.
“A voi un grazie, che seppure non contiene a pieno la densità delle emozioni che provo, rende almeno in parte l’affetto che vi serbo.
Ad Alberto, che sempre e più di me ci ha creduto e la fiducia che ho sentito mi ha reso migliore. Perchè c’era fisicamente accompagnandomi nel luogo che ora mi attende, moralmente spingendomi tanto che rallentare ora mi è difficile.
A Fabio, che apprezzo per l’impegno e la costante caparbietà con la quale si dedica a far collaborare persone così diverse nel cuore, nella mente ma soprattutto negli intenti.
Al carissimo Carlo, vorrei saper esprimere a parole il bene che gli voglio perchè è così intenso, ma nel tempo che i miei pensieri dal capo giungono alla mia mano qualcosa già si perde. E’ sempre stato costruttivo, anche di fronte alle mie mancanze, quand’anche ho vacillato mi ha tenuto saldo. Mi spiace ora aver perso si tanto tempo in banalità perchè avrei voluto approfondirne la conoscenza. E per quel discorso che lui sa ci tengo a dire che ci soffrirò ancora un poco perchè non mi è passata ma grazie ancora che mi hai rallentato quando correvo troppo e prima di rendermi ridicolo. Se miglioro abbastanza da meritare un amico mi piacerebbe fosse come lui.
Ora incalza la parte più tosta, per Gino userò meno parole perchè la maggior parte di quello che provo lo porto via con me. Ha riaperto una finestra che dà sul mondo e che avevo accuratamente chiuso; insegnandomi più d’una cosa è stato un esempio da seguire che mi ha ridato forza nel fare. E’ stato piacevole e gratificante lavorare per lui e con lui, magari un giorno sentirò anche come suona.
Infine a Sara, senza la quale questa esperienza avrebbe perso significato qualche mese fa quando ho iniziato a tentennare. Senz’altro mi ha recuperato che quasi mi lasciavo andar, indicandomi nuovamente una meta che, per quanto distante, ora riesco a scorgere. Ha sempre avuto una parola che sedava la frustrazione che provavo. Se ora me ne vado con la speranza di non tornare ad essere cattivo com’ero lo devo a lei.
Vi sono poi altri che ho potuto conoscere meno, ma come note della stessa melodia siete un gruppo coeso, tesi a raggiungere obiettivi comuni. Credo che così facendo conquisterete ancora molto, se non molto quello che volete di più, le persone…che magari come me non chiedono altro che un’ulteriore occasione dopo averne scialacquate molte.
Io spero di poter fare ancora parte della vostra storia . Se non sarà possibile, sono comunque grato al cielo di avervi incontrati e vissuti. Prego di trovare presto il modo di darvi indietro qualcosa che rende constatabile la mia gratitudine.”
C. R. 30/03/2017