Dal 2017 gestiamo il Centro Antiviolenza “Civico Donna” di Chioggia, nel veneziano. Una responsabilità e un impegno importante che da qualche anno la nostra equipe di colleghe antiviolenza segue con passione e tenacia.
In occasione del 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per dire stop alla violenza non solo un giorno ma tutti i giorni, abbiamo chiesto ad una donna del nostro centro antiviolenza, che ha deciso di fidarsi e affidarsi a delle professioniste per uscire da una storia violenta e tossica, di raccontare qualcosa del suo percorso, sofferenze e nuove consapevolezze, passato e nuove speranze.
Come è iniziato il tuo percorso al Centro Antiviolenza? Quando ti sei resa conto di essere all’interno di una relazione violenta?
Lo sapevo bene che quello che stavo vivendo non fosse quello che volevo.
Onestamente ho pensato molte volte a come sarebbe stato andare via da lì, e molte volte ho provato a fare le valigie, ma non sono riuscita a lasciarlo prima di alcuni mesi.
Diciamo che ho sempre saputo che quello era un amore “tossico”, però non volevo vederne i segnali. Allo stesso tempo, non riuscivo a staccarmi da lui, per cui ho chiesto aiuto al Centro Antiviolenza.
Ad oggi, come ti senti? Quali sono state le cose più difficili da affrontare, e quali invece le conquiste a cui sei arrivata?
Ci sono giorni nei quali sto benissimo; canto, ballo, rido… ci sono giorni in cui sono preda dell’ansia.
Alle volte essere forte è stancante, alle volte mi butto giù e penso di non farcela, ma poi, non so come, trovo la forza per essere forte di nuovo.
Penso che non vi sia una lista delle cose più difficili. Nulla è stato facile, dal sopportare le violenze di una persona che ho amato, al lasciarlo, ma anche il ritornare a casa e raccontare parte dell’accaduto ai miei genitori. E poi la denuncia, il raccontare…
Tutto è difficile, niente è facile, però che soddisfazione arrivare ad essere presente alla sentenza del giudice e sapere che avrebbe potuto esserci anche lui.
Non tutti i mali vengono per nuocere, infatti ora mi amo abbastanza da liberarmi di persone che non mi fanno bene.
Cosa vorresti dire ad una giovane donna che sospetta di trovarsi all’interno di una relazione maltrattante?
Se sospetti che qualcuno ti stia maltrattando, forse è proprio così.
Segui il tuo istinto! Certe persone ti massacrano in ogni senso. Scappa da lì, chiedi aiuto.
Non sentirti in colpa.
Non parlarne con chiunque, e tieni come riferimento qualcuno di estrema fiducia.
Ti diranno tante cose, ti addosseranno colpe, ti resteranno cicatrici. Però alla fine ne varrà la pena.
Capirai chi ti vuole bene e chi invece no.