Tempo come divenire: ciao ciao blog!

Ad ogni nuovo inizio, viene abbastanza naturale porsi delle domande, interrogarsi su ciò che è stato, avere aspettative su ciò che sarà e porsi come banderuole tra un prima e un dopo, mentre il tempo lavora, avanza inesorabile, costruisce e decostruisce.
Chi di noi non ha pensato, anche solo per un secondo, ad un nuovo proposito per questo nuovo anno appena iniziato?
Il concetto di tempo mi accompagna in questi giorni; mi ha fatto riflettere un articolo che ho letto, che poneva l’attenzione sul fatto che, per molti, il tempo non va “sprecato”, ma va “usato” bene e anch’io cado spesso in questo tranello, ma questa idea contiene una logica “performativa” del concetto di tempo, che pone il valore su ciò che si fa. Invece, sempre secondo questo autore, sarebbe bene porre il valore del tempo in ciò che ci permette di diventare. Va attraversato, consentendogli di generare in noi quelle trasformazioni in grado di renderci persone migliori, con
uno sguardo alto sulla vita. Non è il tempo a trasformarci, ma è come lo abitiamo e soprattutto con chi lo viviamo a rendere il tempo un privilegio, per chi lo ha a disposizione.


Questa premessa mi aiuta a leggere con la lente del tempo come divenire, la storia del nostro blog. Una storia che affonda le radici nell’era del cartaceo, dove un giornalino raccontava alcune storie vissute in Gruppo R, veniva impaginato, stampato e distribuito a mano nel territorio, con la speranza che generasse curiosità, interesse e sensibilizzazione in quelli che sono i temi di cui ci occupiamo noi, di cui gran parte del nostro tempo è abitato.
Poi il blog, nel 2015, è diventato il nuovo strumento con cui abbiamo deciso di raccontarci, informare e comunicare. Dieci anni. Che tempo è un decennio? Quante storie e quanta vita sono state in divenire all’interno di Gruppo R? Tante, tantissime.


Abbiamo abitato il tempo, camminando insieme a centinaia di persone che abbiamo incontrato e che hanno trovato nei nostri luoghi e nella relazione con noi (ne sono certa), opportunità di crescita e miglioramento, cosa che vale anche per chi in Gruppo R, ci lavora, trascorre molto del suo tempo.
Il blog ha raccolto qualche frammento di questi scambi, di questi cambiamenti, di questi incontri ed ora abbiamo un materiale scritto di grande valore, un tesoro a cui attingere se, per caso, in qualche momento di demotivazione, ci venisse da chiederci se lo sforzo ne vale la pena. La risposta è si, assolutamente, ne vale la pena.


Il tempo sta passando mentre noi lo abitiamo diventando persone migliori e insieme a noi, le persone che incontriamo ogni giorno nei nostri servizi.
Tuttavia, e adesso viene il nocciolo di questo post, come tutte le cose cambiano, anche il nostro modo di raccontarci deve cambiare. Questo strumento, malgrado sia un cofanetto di bellezza, ricordi e testimonianze, si chiude qui.
Questo è l’ultimo articolo del nostro blog, perché dobbiamo vivere il tempo nuovo che abbiamo davanti, con nuove modalità di comunicazione.
Verrà implementata la nostra app, che può diventare anche nuovo contenitore di Storie, e dovremmo valorizzare in qualche modo quello raccolto finora nel nostro blog.


Come ogni cambiamento, farà la differenza il modo con cui lo vivremo!
L’avvertenza, quindi, sarà quella di mantenere alta l’attenzione su quanto e cosa vogliamo raccontare, per non lasciar disperdere il valore che si crea nel tempo che stiamo vivendo.
Per chiudere, pensando al decennio del nostro blog, e alle Storie che se vogliamo possiamo andare a rileggere, mi vengono alla mente le parole di Chesterton: la memoria di una gioia, è felicità per sempre.

Alice

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