Anche quest’anno Gruppo Polis presenta l’iniziativa “Di pane in meglio”, un’iniziativa che vuole far conoscere al territorio padovano il nostro centro diurno per persone senza fissa dimora e grave marginalità sociale “La Bussola” e raccogliere fondi per questa realtà.
Lo scorso week end ci hanno accolto le parrocchie e i tanti volontari di Sacro Cuore, Taggì di Sopra, Codiverno, Sacra Famiglia, Rubano, Montà, Sarmeola di Rubano, Altichiero e Torre.
Sabato e Domenica prossima invece ci potrai trovare nelle parrocchie di Saletto di Vigodarzere, San Tommaso di Albignasego, Casalserugo, Cristo Re, Legnaro, Taggì di Sotto, Madonna Pellegrina, Mellaredo di Pianiga.
Due week end di solidarietà, in cui decidere di assaporare il valore di un bel gesto e il gusto di un buon pane!
Una pagnotta di Pane che è simbolo di semplicità e condivisione in cambio di una donazione per un servizio che risponde a bisogni di prima necessità di una quarantina persone. Un luogo che racchiude storie e vite diverse, cammini faticosi ma che non hanno perso la speranza di intraprendere e conoscere strade migliori.
Proprio come ci racconta M. ospite della Bussola, che ha deciso di condividere con noi un pezzetto di strada percorsa e la strada che c’è da percorrere ogni giorno.
“Le mie difficoltà sono iniziate tre anni fa quando ho perso il lavoro: ho passato la mia vita a fare l’autotrasportatore, ma ad un certo punto le cose non sono più andate bene e mi sono trovato a casa. Il primo anno me la sono cavata abbastanza bene perché mi davano la disoccupazione, però dopo un po’ i soldi finiscono, c’è poco da fare!! Cosi’ ho cercato aiuti un po’ ovunque: per prima cosa sono stato alla Caritas, ma mi è bastato per molto poco! Per fortuna faccio parte di alcune associazioni che non mi hanno lasciato solo nel momento del bisogno: sia quella degli autotrasportatori, sia quella del partito al quale sono iscritto. Mi hanno dato una bella mano, dandomi qualche aiuto anche se nessuno ad oggi mi ha dato quello che volevo, cioè un lavoro!! Quando non ce l’ho più fatta sono andato in cerca di aiuti in Comune: ho chiesto un piccolo sussidio, niente di più…però sono arrivato al centro diurno “La Bussola”. Appena ho iniziato a frequentare la struttura è stata dura perché mi sono trovato in un posto che non faceva parte della mia vita, che non sentivo mio….ma quando non hai più da mangiare bisogna adattarsi!!! Ci sono tante persone che frequentano la Bussola, io ho legato particolarmente con F. e altri due\tre ma qui è molto difficile riuscire a fare amicizia perchè ognuno ha i suoi problemi e le sue preoccupazioni e non sempre ha voglia di entrare in relazione. Gli operatori sono molto pazienti e disponibili e se non fosse per loro non mangerei, anzi se non fosse proprio per questa cooperativa non mangerei. Ultimamente parlano tutti male delle cooperative, anch’io non è che avessi molta stima, però vedendo come sono aiutato mi sono dovuto davvero ricredere. È proprio vero che gli aiuti arrivano sempre da chi non ti aspetti! La cosa bella di questo posto è che io torno a casa ogni giorno con qualcosa da mangiare, così la sera ho un piatto caldo e pronto e quando va male almeno ho sempre la certezza di avere come minimo un panino. In tutta questa sfortuna posso dire di essere anche fortunato! A differenza di molti che dormono in asilo notturno io ho la mia casa di proprietà: almeno quella! Non è mica una cosa da poco. Io tutti i giorni so che ho un punto di riferimento, un punto fermo, un tetto, il riscaldamento, una doccia calda e tutto il resto. Oggi puoi perdere tutto ma se non hai la casa sei un uomo morto! Devo dire la verità che anche le mie nipoti mi aiutano ogni mese per pagare le spese e vivere. Meno male che ho loro altrimenti probabilmente sarei davvero sotto un ponte. Se solo ripenso ai primi tempi, appena perso il lavoro, mi ricordo che ero moralmente a terra, ma non mi abbattevo e pensavo dentro di me: “Ma sì dai troverò!”. Mi sembrava impossibile non avere più alcuna possibilità; invece poi sono passati i mesi, gli anni e mi rendo conto di essere ancora fermo e di non aver trovato nulla. È bruttissimo! Il tempo passa e ad un certo punto ho perso anche la volontà di cercare. Mi sono “adagiato”, perdendo la “grinta” e tutta la motivazione. Ricordo in particolare che sono stato davvero male per un po’ di mesi quando alla Bussola c’era una persona nella mia stessa situazione e ha avuto la fortuna di trovare un lavoro. Continuavo a chiedermi dentro di me “perché lui si ed io no?”. Ci sono rimasto veramente male quella volta! In questo periodo ho fatto vari colloqui, ma quando sentono l’età che ho non mi vogliono! Mi mancherebbero solo sei anni per andare in pensione! Comunque dai, ultimamente sembra che la situazione lavorativa si stia un po’ aprendo, speriamo!! La prossima settimana avrò un colloquio per un posto come autotrasportatore, vediamo…per scaramanzia non dico più niente e non mi illudo di niente.”