Dottore, ma questa è violenza?

Pochi giorni fa è stato l’8 Marzo, festa della donna, e per ricordare l’importanza di questa giornata abbiamo deciso di raccontarvi un altro nostro servizio, un servizio che vuole continuare a lavorare contro la violenza sulle donne, occupandosi però degli uomini che agiscono violenza, intervenendo e offrendo  loro una possibilità di cambiamento: il SUM, Servizio Uomini Maltrattanti. Un lavoro sulla consapevolezza della responsabilità e delle conseguenze dei propri comportamenti maltrattanti verso la donna colpita, su i processi culturali intrinsechi che danno origine a rapporti basati sul potere e non sul rispetto, sulla consapevolezza della sofferenza inflitta ai figli e alle figlie, esplorando nuove modalità di essere genitori.

Per questo abbiamo deciso di raccontarvi l’esperienza di C., un uomo maltrattante venuto a contatto con il SUM, attraverso gli occhi di un operatore, di chi cerca di intervenire sulle storie di uomini violenti e offrire strade alternative possibili.

“C. mi chiama perché la moglie, che è venuta a conoscenza del servizio, lo invita a prendere i contatti con noi. Lui accetta anche se fin dal primo contatto telefonico mi dice che non è convinto ma lo fa per lei. Continua a leggere Dottore, ma questa è violenza?

14 Gennaio 2018, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Il 14 Gennaio è stata la giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Una giornata unita a valori quali “Accogliere, Proteggere, Promuovere, Integrare”, le quattro azioni suggerite da Papa Francesco. Una giornata che vuole sviluppare una riflessione in merito a questo tema, ancora molto caldo e spesso strumentalizzato, per promuovere un ingresso sicuro e legale ai migranti e rifugiati, un riconoscimento e una valorizzazione delle loro capacità e competenze, che rappresentano una vera risorsa per le nostre comunità di accoglienza; promuovere la possibilità di realizzarsi come persone in tutte le dimensioni, compresa la religione, e l’apertura nei loro confronti, l’incontro, instaurando una conoscenza reciproca.

In occasione di questa giornata appena passata e con la speranza che siano valori e riflessioni che possano accompagnarci nel tempo e non solo “per un giorno” vogliamo pubblicare la storia di Y, un ragazzo del Gambia, accolto nel nostro CAS, e attraverso le sue parole e la sua storia fare esperienza di queste quattro “azioni”. Y. è arrivato in Gruppo R nel settembre 2014 come richiedente asilo e da quel giorno è stato accolto presso il Centro di Accoglienza Straordinaria di Legnaro.

“Sono arrivato in Italia nel 2014, sbarcando sulle coste siciliane. Sono originario dal Gambia, ma non ti racconterò la mia storia prima dell’arrivo in Italia, questo ancora non riesco a farlo. Posso raccontarti che sono arrivato in Sicilia nel 2014 e che da lì mi hanno messo su un aereo e che con altri ragazzi siamo volati sino a Verona. Da lì ci siamo spostati subito, questa volta in autobus, per arrivare a Sandrigo, in provincia di Vicenza. Siamo rimasti lì per quasi tre mesi, ma non abbiamo fatto molto, abbiamo solo svolto del volontariato per la pulizia del paese e cose così; non mi piaceva tanto il posto, eravamo così isolati da tutto. Dopo questi tre mesi ci hanno spostato di nuovo: ci hanno diviso, alcuni a Vicenza e altri, come me, a Padova.
Arrivo finalmente in questa città, Continua a leggere 14 Gennaio 2018, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

A un passo da…CASA

Hai mai pensato a come puoi aiutarci concretamente con il nostro lavoro con le donne vittime di violenza?

Adesso abbiamo bisogno di voi per dare veramente la possibilità a una nostra ospite di Casa Viola di ripartire. Siamo finalmente giunti al momento finale di un progetto che dura oramai da più di un anno e che vede protagonisti una donna vittima di violenza e i suoi due figli. Dopo uno sfratto, una prima accoglienza, l’arrivo in Casa Viola, una ricerca lavoro intensa e il supporto nella gestione dei bambini finalmente è arrivata per questa famiglia l’assegnazione di un alloggio. E’ stato un percorso lungo, che ha richiesto pazienza e capacità di resilienza a questo nucleo ma che vede ora la possibilità di ripartire.

E’ proprio per questo che abbiamo bisogno del vostro aiuto. La casa, che è stata assegnata a questa donna, è completamente vuota e ora vogliamo cercare di renderla il più accogliente possibile, partendo da tutto ciò che è di primaria importanza.

Vi chiediamo quindi di contattarci se avete:

– Tavolo
– 4/6 sedie
– 3 reti letto
– 3 materassi singoli
– 3 cuscini
– 1 armadio
– 1 armadio credenza
– 1 lavatrice
– 1 scrivania
Siamo sicuri che saprete darci una mano per realizzare questo ultimo pezzetto di strada con questa bella famiglia!
Se hai del materiale scrivi a: m.rizzi@gruppopolis.it

Di Pane in meglio 2017

E arriva anche quest’anno “Di Pane in meglio”, un’iniziativa a favore del nostro  Centro Diurno La Bussola!
L’iniziativa quest’anno coinvolge diverse parrocchie del padovano che si sono rese disponibili a dare spazio alla solidarietà. Troverai nei week end del 4/5 Novembre e 11/12 Novembre, fuori dalla Chiesa delle parrocchie che hanno aderito, banchetti con ottime pagnotte di pane mezzo sale, realizzate dal Gruppo Panificatori Ascom. Pagnotte da condividere con chi vorrai lasciando un’offerta che sarà importante per continuare il lavoro che La Bussola svolge, ormai da più di 10 anni!!!!

Qui di seguito il link per conoscere quali sono le parrocchie che allestiranno i banchetti di solidarietà!

Le parrocchie “Di Pane in meglio 2017”

Per conoscere meglio un pò di storie che abitano il servizio de “La Bussola” dai un’occhiata anche alla nostra Pagina “Per Strada”…sarà più facile farti conquistare e capire il nostro lavoro con queste persone.

Vi aspettiamo!

La bellezza delle donne!

Venerdì 29 Settembre alcune donne dei nostri servizi hanno trascorso insieme un pomeriggio diverso, un momento di “condivisione per sé”.

Sono venute infatti a trovarci Lucia e Donatella, consulenti e formatrici presso l’Azienda Tigotà, che con professionalità ed entusiasmo hanno saputo coinvolgere 15 donne tra utenti, volontarie e operatrici dei servizi della nostra cooperativa parlando di bellezza e di cura di sé. Un regalo da parte di questa azienda che ci ha scelto proprio per dare l’opportunità alle donne di fare un’esperienza diversa, proporre un momento di gioco e spensieratezza con l’obiettivo di lasciare fuori per qualche ora le proprie storie, i pensieri e le fatiche ma concentrarsi solo su di sé e sul sentirsi belle.

Vogliamo per questo ringraziarle perché ci hanno permesso di entrare in relazione in modo diverso dal solito, affrontando un tema, quello della bellezza, che viene spesso strumentalizzato e che può essere delicato e vissuto in maniera molto personale, soprattutto da donne che hanno incontrato episodi di violenza nel corso della vita. Questo pomeriggio insieme ha suscitato invece gioia e ironia parlando di bellezza in modo semplice e spontaneo, lasciando spazio alla bellezza delle donne, quella voglia di sentirsi belle, con o senza trucco, semplicemente sentendosi sé stesse.

Grazie a tutte!!!

 

Volontario per scelta.

Come in più occasioni già raccontato, i nostri servizi sono così ricchi e sempre in continua evoluzione grazie alla preziosa presenza di molti volontari. Essere volontario è una scelta: ma le ragioni che hanno spinto i nostri volontari a diventare pezzetti del nostro puzzle sono le più svariate.

Luci che si accendono, che si riaccendono e accendono altre luci. Queste le storie che vogliamo raccontare. Per questo oggi vi raccontiamo questa “luce” e ringraziamo G. per aver voluto condividere con noi la sua storia e la sua scelta.

“Ho conosciuto il Centro Diurno “La Bussola” circa otto anni fa.
Arrivato ormai ai sessant’anni, a qualche anno dalla pensione, mi sono trovato senza lavoro, con diverse difficoltà e per questo motivo ho dovuto rivolgermi ai servizi sociali del mio comune. L’assistente sociale mi ha così proposto di iniziare un’esperienza lavorativa presso il Laboratorio Occupazionale Protetto di Vigodarzere. Mi ricordo di aver accettato immediatamente: mi resi subito conto che per me era una grande opportunità poter concludere la mia esperienza lavorativa e finalmente andare in pensione. Continua a leggere Volontario per scelta.

Ricerca di…reti.

C’è una parte un pò nascosta del nostro lavoro nel Laboratorio Occupazionale, una parte a volte difficile da far conoscere e spiegare all’esterno, una parte a volte molto complessa e faticosa ma centrale rispetto agli obiettivi che il nostro servizio si pone: la costruzione di inserimenti lavorativi nel mercato libero.

Tante le ore di ricerca e di telefonate, tante le porte chiuse perchè non si conosce il nostro lavoro o la nostra realtà, tante le paure dall’esterno nell’intraprendere collaborazioni con servizi che offrono opportunità a persone fragili. E’ difficile spesso spiegare a coloro che offrono lavoro nel mercato libero che un “tirocinio” può essere anche per loro un’opportunità, dove non ci sono vincoli; far capire che noi ci siamo per accompagnare queste persone e che abbiamo avuto modo di conoscerli, che il progetto continua e che collaborazione e monitoraggio sono per il nostro lavoro all’ordine del giorno.

Difficile si..ma non impossibile. Per questo motivo vogliamo oggi raccontarvi, con gli occhi e il cuore di un operatore, una di quelle volte in cui sono più le soddisfazioni che le criticità, dove abbiamo cucito relazioni, costruito nuove reti e percorso nuove strade…insieme!

“Voglio raccontarvi una parte del nostro lavoro, del mio lavoro, spesso faticoso e non certo lineare, ma altrettanto dinamico e appagante; voglio raccontarvi l’esperienza di un inserimento lavorativo dal mio punto di vista, dal punto di vista di un operatore, di chi propone questa esperienza a persone fragili e poi le supporta, di chi prova a far capire che è arrivato il momento di provarci e che c’è un’occasione da cogliere.

In poche righe voglio riattraversare il percorso di Cristian, al quale dopo quasi 8 mesi all’interno del Laboratorio è stata fatta la proposta di un inserimento come tirocinante c/o un allevamento di asini. Continua a leggere Ricerca di…reti.

Chi si offre volontario?

Hai un po’ di tempo…per parlare?
Nelle accoglienze di Gruppo R sono presenti uomini e donne migranti, che cercano di ricostruire un nuovo futuro per ricominciare. Ad oggi Gruppo R accoglie persone richiedenti asilo e persone vittime di tratta e di grave sfruttamento che vogliono impegnarsi per essere indipendenti e autonomi il prima possibile.
Un primo grande passo per una sana integrazione è l’apprendimento della lingua italiana. Oltre alla scuola, dove vanno regolarmente, una grande opportunità per questi ragazzi e ragazze è avere qualcuno con cui parlare, dialogare, esercitarsi con la lingua italiana.
Ed ecco quindi la nostra proposta: sei maggiorenne? vuoi donare un po’ del tuo tempo, qualche ora a settimana, per affiancare uno o due di questi ragazzi e ragazze per esercitare l’italiano? Non servono particolari competenze, solo buona volontà e un pizzico di creatività!! È attraverso la quotidianità e i piccoli gesti che si imparano le cose più importanti, quindi può essere più semplice di quanto tu creda!
Diventa un volontario di Gruppo R, ti aspettiamo per questa nuova esperienza insieme!!!
Se sei interessato contattatici a volontariato@gruppopolis.it

 

A pranzo con gli chef!

Domenica 25 giugno alcuni nostri operatori insieme a una ventina di utenti hanno deciso di trascorrere una domenica diversa, un “pranzo speciale”, ospiti di Dieffe “Accademia delle Professioni”. Sono momenti come questi che rendono ricchi i nostri servizi e  che permettono di offrire nuove opportunità, inclusione e condivisione, aprendo la nostra realtà all’esterno e creando così nuove collaborazioni e progetti.

“Un “pranzo della domenica” in grande stile preparato dagli allievi di Cucina professionale di Dieffe per le persone che vivono in emarginazione sociale ospitate da Gruppo Polis.  Ventuno persone, in condizione di grave emarginazione sociale, insieme per vivere una vera giornata di festa. Continua a leggere A pranzo con gli chef!

Il mio futuro qui.

Oggi vogliamo raccontare la storia di B, una ragazza nigeriana che ha deciso di ripensare al suo viaggio e al suo paese, di raccontarci il suo presente e di condividere con noi il progetto del suo futuro.  Un paese difficile e contraddittorio, un presente con ostacoli e sfide, un futuro di speranze e desideri. Una storia che ancora una volta ci fa riflettere sul tema dell’accoglienza e sull’importanza di aprirsi al “diverso”, che ci permettere di conoscere “l’altro”, colui che viene da lontano ma che con il passare del tempo ci è sempre più vicino.

“Sono B. e sono arrivata in Sicilia nell’ottobre del 2015. Poco dopo esser sbarcati sull’isola, ci hanno subito messo su un autobus e siamo stati mandati direttamente a Padova: qui Continua a leggere Il mio futuro qui.